Come posso ridurre il rischio di cancro della pelle?

  • Evitare di esporsi al sole di mezzogiorno. In Europa il sole è al suo massimo tra le 11:00 e le 15:00.
  • Non dimenticare mai una crema con filtro solare a coefficiente di protezione elevato nei confronti degli UVA ed UVB, da riapplicare di frequente ed in abbondanza, sopratutto dopo il bagno o se si suda molto.
  • Una crema ad alto fattore di protezione va applicata costantemente in montagna, durante lunghe passeggiate, scalate o sciate. Il filtro solare va applicato anche nei giorni con tempo nuvoloso, perchè l’azione dei raggi solari è identica.
  • Una corretta esposizione al sole dipende dalla conoscenza del proprio fototipo e dall’utilizzo di prodotti solari appropriati. Il fototipo sta ad indicare la melanina presente nella pelle in condizioni normali e si stabilisce in base al colore della cute, dei capelli e degli occhi. Nella razza europea sono presenti i primi quattro fototipi dei sei classificati: essi presentano caratteristiche che variano gradatamente dal fototipo 1 (pelle e occhi chiari, efelidi, capelli rossi o biondi. Il rischio di danni permanenti e di scottature gravi è elevato) al fototipo 4 (pelle olivastra, occhi e capelli neri. E’ raro il rischio di scottature).

    L’eritema solare compare sulla pelle quando ci si è esposti al sole senza una adeguata protezione. La pelle ha una propria soglia di resistenza ai raggi ultravioletti strettamente correlata al fototipo; più la cute è povera di melanina (fototipo 1) e meno resiste ai raggi UV con un’alta probabilità di scottature. La resistenza al sole non dipende solo dal fototipo ma anche dall’intensità dei raggi UV; in una località di montagna, ad esempio, non si sarebbe comunque immuni dall’eritema anche avendo un fototipo scuro, dato che quasi certamente si arriverebbe a superare la tolleranza della pelle. Per chi viaggia vale la regola che più ci si avvicina all’equatore più bisogna considerare un aumento proporzionale di tutti i fattori di protezione.

    Nell’arco della prima settimana vale sempre la regola di non esporsi mai al sole nelle ore centrali della giornata, cioè tra le 11 e le 16, (anche per evitare di disidratarsi e correre il rischio di un colpo di calore) e usare prodotti a schermo totale (50+ SPF, Sun Protection Factor) da applicare almeno ogni due ore e dopo ogni bagno; nei giorni successivi applicare una protezione 40 SPF per le pelli più chiare, 30 SPF per le pelli più scure.
    Un’altra regola importante è quella di valutare dove e come si prende il sole, tenendo sempre in considerazione la quantità e la qualità dei raggi UV sia diretti che riflessi. Infatti, anche se ci si ripara sotto l’ombrellone, i raggi solari filtrano e si è colpiti ugualmente da radiazioni riflesse.

    Quindi, occorre difendere come la cute anche gli occhi che, se non protetti adeguatamente, possono andare incontro al rischio di infiammazione della congiuntiva e della cornea, o peggio al danneggiamento del cristallino e della retina che con il tempo può comportare la riduzione della capacità visiva.
    Per non scottarsi, e non abbronzarsi a macchie come un leopardo, è sempre bene intervenire in modo preventivo contro l’eritema. Innanzitutto, è utile ripeterlo, bisogna utilizzare creme protettive di una gradazione adatta al proprio fototipo; coprirsi con indumenti protettivi (occhiali, pareo, maglietta, cappello, guanti); esporsi al sole in modo graduale. Bisogna fare attenzione se si assumono farmaci fotosensibilizzanti (antibiotici, diuretici e disinfettanti delle vie urinarie) per non incorrere in dermatiti anche gravi; se si è stati sottoposti ad intervento chirurgico estetico; se si applicano certe creme estetiche e alcuni profumi. Nel dubbio utilizzare le creme fotoprotettive ed evitare di esporsi al sole. In generale è meglio non usare prodotti la cui azione è volta ad accelerare la produzione di melanina. Come pure sono sconsigliati gli specchi solari utilizzati per concentrare l’azione dei raggi ultravioletti o gli autoabbronzanti (che non interferiscono con il sole ma non proteggono) e i solarium con lampade abbronzanti perché gli UVA generati sono meno efficaci nel produrre una fotoprotezione rispetto ai raggi UVB. Questi ultimi agiscono più in superficie e stimolano maggiormente la produzione di melanina.
    Gli schermanti solari sono una protezione essenziale ma non sufficiente da affiancare alle altre misure di prevenzione suddescritte. La scelta del fattore di protezione degli schermanti solari dipende innanzitutto dall’intensità e dalla qualità dei raggi UV ai quali si è sottoposti, dall’età (bambini) e dalle aree cutanee da proteggere (zone scoperte, aree critiche).

    Le stesse precauzioni vanno prese anche in caso di giornate con cielo coperto in quanto l’azione dei raggi solari è analoga. L’efficacia degli schermanti solari dipende non solo dal tempo di riapplicazione della crema solare ma soprattutto dalla qualità (composizione), dalla data di scadenza e dallo stato di conservazione.

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